Doc delle Venezie: arriva l’iscrizione nel Registro Europeo

Il presidente Armani “Ora, subito, il riconoscimento ministeriale del Consorzio”

La Doc delle Venezie (o “Beneških okolišev”) ottiene la protezione ufficiale del nome e la conseguente iscrizione nel registro eAmbrosia da parte della Commissione Europea, aprendo alla possibilità di richiedere il riconoscimento del Consorzio da parte del Ministero delle Politiche Agricole.

“Si chiude oggi un capitolo importante della storia della viticoltura italiana ed europea con la conclusione dell’iter di riconoscimento della Doc delle Venezie avviato nel 2014”, ha commentato il Presidente del Consorzio di Tutela Albino Armani.

Un progetto inedito e ambizioso che è stato capace di costruire un concetto allargato di identità territoriale e porsi come punto di riferimento della produzione nazionale e globale di Pinot grigio“.

“Il riconoscimento comunitario rappresenta la meta di un percorso intrapreso con coscienza da tutti i protagonisti della scena vinicola di Friuli, Trentino e Veneto, che hanno saputo accantonare campanilismi e fare squadra a beneficio di un patrimonio comune. Un Consorzio che, ora più che mai, deve ottenere presto il riconoscimento Ministeriale per entrare nella pienezza delle sue funzioni”, ha concluso il Presidente.

Il riconoscimento europeo ottenuto in questi giorni costituisce un’ulteriore legittimazione del lavoro e del percorso di crescita nel segno della continuità, promosso da un team di filiera interregionale che ha creduto e crede fortemente nella valorizzazione di un prodotto-territorio che rappresenta l’85% del pinot grigio italiano e il 43% di quello mondiale.

Dopo l’iscrizione della Dop nel registro europeo occorre ottenere dal Ministero delle Politiche Agricole il riconoscimento e l’attribuzione ufficiale dell’incarico a svolgere le legittime funzioni di tutela, promozione, valorizzazione ed informazione.

Per l’anno prossimo il Consorzio punta non solo a recuperare e rafforzare le posizioni acquisite sui principali mercati di riferimento, tra cui Uk e Usa, animati da turbolenze legate ai temi Brexit e dazi, ma intende aprire una strada anche verso Paesi nuovi, dove il Pinot grigio delle Venezie è assente o marginalmente presente.

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